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PERENNE - COME CERCHI NELL'ACQUA

Silk-screen prints of 46.6 x 46.6 cm made exclusively for Gli Ori in 4 colours on Magnani paper 300 gr 25 copies for each colour, signed by the author and numbered from 1/25 to 25/25

Thanks to the poet and writer Roberto Carifi for the precious collaboration.

PERENNE - L'ATTIMO ETERNO

Silk-screen prints of 31.5 x 31.5 cm made exclusively for Gli Ori in 7 different colours on Magnani paper 300 gr 43 copies for each colour, signed by the author and numbered from 1/39 to 39/39 + 4 ad personam copies numbered from I / IV to IV / IV

Thanks to the poet and writer Roberto Carifi for the precious collaboration.


Translations from French (Serge Pey) & Hungarian (Miklós Szentkuthy), essays on visual art (Alessandra Fròsini on Federico Gori), literature (Josef J. Fekete on Szentkuthy's PRAE; Fritz Senn on James Joyce), & dance (Olli Ahlroos & Riikka Laakso on Sanna Kekäläinen), original poetry & prose (Maura Del Serra; Dejan Lukić), a letter from Stan Brakhage to Robert Kelly, interviews with Chris Marker & Georges Bataille, and two book reviews


STEFANO MANCUSO

Conferenza e presentazione del libro LA NAZIONE DELLE PIANTE

FEDERICO GORI

Presentazione della serie di opere in tiratura limitata dal titolo ‘EARTHRISE’

Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee – Pistoia

5 Dicembre 2019 – ore 17:00

FEDERICO GORI - EARTHRISE

Un documento importante ed unico come quello elaborato dal Prof. Stefano Mancuso a difesa degli alberi, delle piante e più in generale della Natura, non può essere sintetizzato efficacemente da una sola immagine. Il riconoscimento delle essenze vegetali come esseri viventi sensibili, obbliga a riconsiderare il rapporto che l'uomo sino ad ora ha avuto con l'ambiente ed i suoi più antichi abitanti, gli alberi, rapporto che fino ad oggi è stato improntato solo unidirezionalmente e solo verso lo sfruttamento dissennato. A Federico Gori, artista ormai conosciuto anche per il suo lavoro nel quale la riflessione sulla natura e le sue espressioni è una costante, è stato affidato il delicato compito di arricchire questa "Costituzione degli Alberi e delle Piante" con una sua opera. Compito difficile che l'artista ha risolto con un intelligente escamotage. Evitando di sovrapporsi agli articoli che costituiscono questo documento, e non privilegiandone nessuno, Gori ha posto al centro della composizione proprio gli otto articoli fondanti questa Carta dei Diritti del mondo vegetale.

L’opera trae la propria origine dalla prima fotografia scattata alla terra dallo spazio dal cosmonauta americano William Anders durante la missione Apollo 8. Mancuso descrive quest’immagine proprio all’inizio del suo libro, accentuando e soffermandosi in particolare sui 3 colori principali che la compongono: il blu delle acque, il verde delle terre emerse ed il bianco delle nuvole. Partendo da questa suggestione, Gori realizza la sua visione. La base del lavoro è la forma delle radici nel sottosuolo, qui lasciate interamente bianche. Il colore di queste deriva infatti direttamente dal colore della carta, una bellissima carta Magnani di fattura artigianale. Tutto ciò che è colore e materia è ottenuto grazie ad una sovrapposizione continua della stessa immagine per mezzo di una lastra xilografica. Il risultato finale è un’immagine ‘imperfetta’ e sempre diversa nei 30 esemplari che compongono la serie completa. I tre colori citati si mischiano continuamente in una strana ed ambigua armonia, trovano un equilibrio che molto ricorda proprio la foto scattata da Anders. Qui infatti, in un richiamo continuo tra l’estremamente grande e l’estremamente piccolo degli elementi, le radici diventano per assonanza formale i fiumi ed i corsi d’acqua che si possono vedere da una visione aerea della terra. Da questa sorta di base ‘naturale’, emergono gli otto punti che compongono la ‘CARTA DEI DIRITTI DELLE PIANTE’. Gli articoli però, come in un continuo gioco tra interno ed esterno, non si sovrappongono mai alla base, ma finiscono per esserne parte di essa. Le singole lettere mutano e si adattano al “terreno”, ne catturano ogni imperfezione e cambio di tonalità, fino anche a perdersi in esso.

Come dicevamo, il tema è quindi la Natura, sempre molto caro a Federico Gori, che anche in questa occasione ci propone un intervento in cui la sua cifra stilistica è riconoscibile per la sua eleganza e ricercata delicatezza, celebrale quanto basta a non banalizzare un intervento artistico pensato non per gli addetti ai lavori, ma per un pubblico molto più ampio, la cui sensibilità ecologica ci si augura possa crescere anche grazie a questo contributo.


Claudio Giorgetti

5 DICEMBRE 2019 ore 17.00

Palazzo Fabroni, Sala del primo piano

Via Sant’Andrea 18, Pistoia

photo credits: Sara Bargiacchi

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